# Lupus in Fabula -

pas-de-deux per cane e padrone

... « Quello che fa di lui un superguerriero, è la devozione estrema che ha per l'uomo,

in generale per il padrone : fa quello che gli è detto, nella maniera in cui gli è stato detto.

Non ha uno stato d'animo – perché un combattente può avere dei problemi di coscienza... il cane, lui, non ne ha.
Se gli si domanda di attaccare perché l'individuo di fronte è minaccioso, il cane attaccherà.

Non si chiederà se si tratta di una donna, una ragazzina, un bambino, un adulto...

si tratterà di un nemico, perché il padrone ha deciso così.
Quindi, l'addestratore è importante in questa faccenda,

perché è lui che detiene il giudizio – e il cane, detiene l'azione. »
F. P. , sergente istruttore all'EFCA

 

 

Il tema che si desidera affrontare, in questo spettacolo, è il rapporto alla violenza - in particolare l'accettazione, l'apprendimento e la trasmissione - nel quadro delle istituzioni militari e di polizia, come, più in generale, nel rapporto degli umani ai loro simili.

Fino a che punto si può accettare di seguire un ordine dato?
Tra l'adattamento e il rigetto, dove si trova il punto critico?

Cosa succede nel momento in cui c'è rifiuto, una rimessa in questione?
...Dove si sìtua, in realtà, la bestialità?

 

Sullo spazio scenico, assistiamo a una sessione di addestramento di un cane poliziotto da parte del suo responsabile addestratore. Se la relazione tra i due si apre inizialmente in complicità, le complicazioni sorgono mano a mano, quando il cane non risponde come previsto alle istruzioni...

Nell'universo che si crea in scena, la marionetta diviene l'elemento che permette di moltiplicare gli echi e la tempra del rapporto stretto e ambiguo tra cane e padrone, tra marionetta e manipolatore - tra individuo e istituzione.

 

Rapporto fondamentale da mettere in luce, quest'ultimo - nel momento in cui la storia passata e presente ci rammentano ogni giorno che la porta è aperta al peggio, quando un uomo accetta di rinunciare alla responsabilità dei suoi atti di violenza.

 

Durata : 30 minuti

Pubblico eterogeneo, a partire dai 13 anni

Spettacolo in francese, sottotitoli possibili

 

 

 

Costruzione, regia, interpretazione :                                                         Irene Lentini

 

Tecnica , interpretazione :                                                      Cyril L. / Stella Taillemite

 

Disegni di scena :                                                                                    Luce Amoros-Augustin

 

Musiche originali :                                                                          Adrien Douliez, Adrien Sergent

 

 

Creato con il sostegno di:

Le L.E.M.  (Nancy) ; La Batysse, lieu dédié aux arts de la marionnette (Pélussin) ; le Jardin Parallèle (Reims) ;

Cie Grain de Vie (Besançon) ; Anima Théâtre (Marseille) ; Collectif Projet D (Mesnay)

 

Fotografie : Cyril L.

Immagini video : Claire Goiset